Quante volte vi è capitato di recitare, a mente, versi di poesie che sapete a memoria? Mai? Allora questo luogo non fa per voi.
Qualche volta? Bene, sono curiosa di sapere chi sono gli autori, perché ricordate così bene i loro versi e in quali momenti vi sorprendete a recitarli. Per darvi un aiuto partirò da me:
- L’Infinito di Giacomo Leopardi
- Soldati di Giuseppe Ungaretti
- L’incipit del Canto I dell’Inferno nella Divina Commedia di Dante Alighieri
Perché li ricordo?
Negli anni Ottanta, a scuola, facevano studiare poesie a memoria. Forse succede anche oggi, non so. Comunque…quante ne imparavamo! Eppure, a me, sono rimaste incise nella memoria queste tre.
In quali momenti le recito?
Semplice: quando il mio stato d’animo esprime esattamente il senso di quei versi.
Ovviamente negli anni ho letto, conosciuto e apprezzato tanti altri autori, da Oriente a Occidente. Amo la poesia, la trovo così…intima, calda, destabilizzante. Ma dentro me, incisi, rimangono quei versi. Parlano di me. Se volete “parlarmi di voi”, non vi resta che scrivere le vostre poesie che legano mente e cuore. Aggiungete un commento, aiuterete tutti noi ad arricchirci di più, a conoscere o a “rispolverare” sopiti versetti. Grazie.
A Silvia – Un vero capolavoro.
Un amore. Forse il primo. A scuola mentre si studiava questa poesia.
Ciao Bellissima! 🙂
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Grazie per il tuo contributo 🙂
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