Chissà se anche gli uccelli, là fuori, hanno attimi di malinconia. E chissà se, pur avendo il dono del volo, qualche volta si sentono in trappola.
Chissà se cantano allegri e armoniosi, quando nel loro cuore c’è tristezza. E se beccano bocconi di pane anche se non hanno fame.
Chissà se gli uccelli amano i luoghi in cui migrano e se rimpiangono quelli lasciati; se tornano, in primavera, con la speranza di trovare qualcuno.
Chissà se quando cala il buio anche loro pensano alla giornata trascorsa, e la mattina dopo faticano a svegliarsi, qualche volta.
Chissà se capita anche a loro.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Informazioni su Paola Buizza (LaBui)
Giornalista con un futuro sempre in discussione e un passato costruito sull'istinto.
Una vita geograficamente collocata oltre gli schemi e gli stereotipi. Una donna che cade, soffre, si rialza e cammina. A volte, vola.
Questo blog, comunque, non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001
Questa voce è stata pubblicata in
poesie e contrassegnata con
arte,
blog,
cultura,
immagini,
italia,
letteratura,
libertà,
migrazioni,
mondo,
paola buizza,
parole,
pensieri,
pensiero libero,
poesia,
poesie,
riflessione,
stormi,
uccelli,
vita,
volare,
waiting room. Contrassegna il
permalink.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.