
Domenico Camera
L’ubriacante corsa dei tram
ci portava a riva,
come una merce senza riguardo.
Su una spiaggia tra i sassi
dove fermare l’ansia da girovaghi.
Eravamo subito spogli
perché il mare ha poche parole
e vuole la nudità.
La pazienza del suo ritmo
ci stancava l’intero pomeriggio.
Le bocche d’acqua rampanti
finivano sempre
schiumando, lunghe e riverse.
Il respiro continuo dell’onda
mi insegnò ad essere caparbio.
Ho imparato anche l’attesa.
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Informazioni su Paola Buizza (LaBui)
Giornalista con un futuro sempre in discussione e un passato costruito sull'istinto.
Una vita geograficamente collocata oltre gli schemi e gli stereotipi. Una donna che cade, soffre, si rialza e cammina. A volte, vola.
Questo blog, comunque, non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001
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