La condivisione di una gioia, non la partecipazione al dolore, fa di un uomo un vero amico.
Friedrich Nietzsche
Amicizia ed egoismo. Due concetti così distanti eppure così inscindibili nella maggior parte delle persone che chiamiamo “amici”. Un egoismo che, forse, riguarda anche noi e che tiene in piedi rapporti fragili. Basta poco per intravvedere la crepa; ci vuole molto per mettere mano ai pezzi e separarli. Il coraggio della coerenza. Il coraggio della solitudine.
Amicizia e accettazione, invece, sono cosa rara. Accettare nell’altra persona il desiderio di silenzio. Accettare il difetto e, per contro, il pregio. Un pregio che arricchisca il valore dell’amicizia e che non generi, piuttosto, gelosie, invidie.
Così come accettare d’essere soli quando l’amico non lo è o accettare di non sentirsi quando le priorità sono altre.
Cos’è l’amicizia se non una presenza costante, silente, indipendente, che nulla chiede in cambio?
E’ scevra da qualsiasi ricatto morale, da qualsiasi compromesso.
E’ il piacere di dare senza ricevere.
E’ la sicurezza di ricevere quando se ne avrà bisogno.
Nulla la può scalfire, né il tempo né la distanza.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.