Ho “incontrato” un uomo, oggi, che mi ha parlato dell’umanità e di cos’è la felicità. Mi ha spiegato perché rinuncia al 90% del suo stipendio per donarlo ai poveri, perché ha deciso di legalizzare la marijuana e perché, pur essendo ateo, ha incontrato Papa Francesco e dialoga con lui. Quest’uomo è Pepe Mujica, presidente dell’Uruguay. Sin dagli anni ’60 si è dedicato alla politica, aderendo al movimento Marxista-rivoluzionario dei Tupamaros. Per questo motivo ha scontato diversi anni di carcere fino a quando il Paese è diventato una democrazia. Convertito al parlamentarismo ha continuato a fare politica di sinistra e, negli anni, gli apprezzamenti nei suoi confronti sono aumentati. E’ stato deputato, senatore, leader del suo partito e infine Presidente della Repubblica. Mujica non è famoso solo per aver rinunciato alla maggior parte del suo stipendio, ai privilegi presidenziali e per il suo vivere di poco (del giusto) con estrema semplicità, ma anche per il progetto Armas para la vida. Si tratta di uno scambio: il cittadino porta un’arma e riceve in cambio un’altra “arma per la vita”; un’arma di conoscenza, come il computer, o un’arma per il divertimento e l’ambiente, come la bicicletta. Mujica si definisce un uomo sobrio, non povero. Si dichiara contro il consumismo sfrenato che porta allo spreco. “Veniamo al mondo con il proposito di essere felici. Perché la vita è breve e ci sfugge tra le mani. E nessun bene vale quanto la vita, questo è elementare. Ma se la vita finisce per sfuggirmi, lavorando e lavorando per consumare un di più, la società del consumo è il motore di tutto questo. In definitiva, se si paralizza o si rallenta il consumo, si rallenta l’economia; e se rallenta l’economia, è il fantasma della stagnazione per ciascuno di noi. Ma è proprio l’iperconsumo che sta aggredendo il pianeta. I vecchi pensatori – Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara – dicevano: povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più”. Vale la pena ascoltare tutto il discorso rivoluzionario fatto alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20, il 21 giugno 2012
…come ritengo sia opportuno ascoltare la lunga e interessante intervista realizzata dalla giornalista Lucia Newman di Al Jazeera. La condivido perché la ritengo molto ben fatta, illuminante e, non lo nascondo, emozionante